UNA DISPERATA VITALITÀ
C’era una volta Pier Paolo Pasolini
Il Gruppo Cittadini Attivi ha organizzato, in collaborazione con Il Liceo Scientifico Statale di Mormanno, del Cine-Teatro Comunale e dell’associazione Il Calabrone, il progetto UNA DISPERATA VITALITÀ dedicato a Pier Paolo Pasolini a quarant’anni dalla sua morte. Intellettuale raffinato e controverso, giornalista, poeta, regista, pittore, autore di canzoni, Pasolini ha approfondito tutte le possibili forme d’arte lasciando in ciascuna un tratto decisamente personale e riconoscibile. A riguardare i suoi film o rileggere i suoi romanzi e i suoi articoli ci si sorprende della sua capacità di interpretare con lucidità e profondità la realtà del suo tempo e, sulla base delle sue speculazioni, ad anticipare con incredibile esattezza quello che sarebbe successo in futuro. Ovvero ciò che sta succedendo oggi.
febbraio/marzo 2016
Liceo Scientifico di Mormanno /CINEFORUM
CHI ERA PASOLINI?
visione dei film
Accattone, 1961
Uccellacci e Uccellini, 1966
(proiezioni riservate agli studenti del Liceo)
venerdì 11 marzo, ore 17.30
Cine Teatro Comunale /PROIEZIONE
IL VANGELO SECONDO MATTEO
presentazione a cura dei Ragazzi del Liceo Scientifico
domenica 13 marzo, ore 18
Gazer Pub-Pizzorante /INCONTRO
IL PROFETA PASOLINI
Visionarietà e poesia nelle parole di un grande intellettuale italiano
con la partecipazione di FRANCO ARMINIO
e dei ragazzi del Liceo Scientifico
Breve estratto della serata:
“Vogliamo concludere questa serata toccando un tema a noi molto caro: il paesaggio, declinato secondo Pasolini e Arminio. In un territorio fragile come il nostro, che avrebbe bisogno di costante cura e attenzione, in cui l’abusivismo edilizio ha divorato coste e zone interne e dato vita ad un nuovo genere architettonico: il non finito calabro, crediamo sia necessario orientare diversamente lo sguardo riappropriandoci dei nostri luoghi e del loro tempo, in una parola della nostra cultura. Allora proviamo qui stasera, sulla scorta delle esperienza e dell’esempio di Pasolini e di Arminio, a tracciare una rotta, una traiettoria poetica e politica che possa essere il nostro nuovo punto di partenza.
“La forma della città” è un filmato prodotto dalla RAI e mandato in onda nel febbraio del 1974. Fa parte di una rubrica televisiva intitolata “Io e…” in più puntate, ognuna delle quali dedicata a un monumento o a un’opera d’arte di cui un intellettuale denunciava la sopravvivenza minacciata. Pasolini sceglie la forma della città, che nella sua purezza e arcaicità, in Italia come in tutto il mondo, si sta perdendo. E la causa di tutto ciò è, secondo Pasolini, ancora una volta la civiltà dei consumi (“il vero fascismo”) che distrugge il paesaggio interiore degli uomini esattamente come quello esteriore.
Prima di lasciare la parola a Franco Arminio, vi proponiamo un ultimo filmato. Sono immagini di luoghi calabresi che certo tutti riconoscerete. Questo nostro territorio (Mormanno, il Pollino, la Calabria) è immerso in una natura esuberante, abbagliante di bellezza: alberi millenari, boschi sconfinati, vette impervie e valli inaccessibili. Un territorio abitato da migliaia di persone che nei secoli si sono insediate in zone difficili convivendo con una natura aspra e dura, non riuscendo mai a domarla del tutto. Questo straordinario sforzo dell’uomo ha dato vita a piccoli capolavori di ingegneria e architettura che affascinano per le loro regole nascoste, per il rispetto di principi costruttivi arcaici, per la loro indiscutibile armonia con la natura circostante e infine, per l’evidente impegno che quotidianamente richiedono per essere mantenuti vivi. Ed è proprio questo ciò che vogliamo difendere, questa ricchezza gratuita che è di tutti e che ha bisogno dell’attenzione e della cura di ciascuno di noi per essere mantenuta tale.