Nell’ ambito del primo Servizio Civile Nazionale di Mormanno, la nostra associazione è stata invitata a prendere parte al progetto all’interno del modulo “Io Ambiente”. Abbiamo accettato subito perchè il tema scelto dall’amministrazione comunale è in linea con la nostra visione e più volte ci siamo trovati, attraverso iniziative come giornate ecologiche, strade alternative e la pulizia del sentiero della vecchia ferrovia, a ragionare di ambiente e rifiuti e dell’impatto dell’opera dell’uomo sull’ambiente in cui vive.
La nostra proposta è suddivisa in due movimenti, uno eccentrico, dal locale al globale con la visione di 4 film e documentari raccolti in seminari di 2 giornate ciascuno:
Diversi i titoli selezionati, dai più commerciali ai più ricercati, ma con un unico denominatore comune: il tema ambientalista.
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BEFORE THE FLOOD. PUNTO DI NON RITORNO di Steven Fisher (2016)
Leonardo DiCaprio discute con le più importanti personalità del pianeta sul cambiamento climatico che sta colpendo la Terra.
SAMSARA di Ron Fricke (2011)
“Samsara” è una parola sanscrita che significa “l’infinito girare della ruota della vita” ed è il punto di partenza per i realizzatori, alla ricerca della sfuggente interconnessione che attraversa le nostre vite.
IL SALE DELLA TERRA di Wim Wenders (2014)
Magnificamente ispirato dalla potenza lirica della fotografia di Sebastião Salgado, Il sale della terra è un documentario monumentale, che traccia l’itinerario artistico e umano del fotografo brasiliano. Co-diretto da Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado, figlio dell’artista, Il sale della terra è un’esperienza estetica esemplare e potente, un’opera sullo splendore del mondo e sull’irragionevolezza umana che rischia di spegnerlo. Alternando la storia personale di Salgado con le riflessioni sul suo mestiere di fotografo, il documentario ha un respiro malickiano, intimo e cosmico insieme, è un oggetto fuori formato, una preghiera che dialoga con la carne, la natura e Dio.
DOMANI di Cyril Dion e Mélanie Laurent (2015)
Cinque capitoli: agricoltura, energia, economia, democrazia, istruzione per
parlare con chiarezza ma senza inutili e semplicistiche riduzioni di
complessità di tutte quelle strategie già attuate in diverse parti del mondo
per riequilibrare la biosfera, superare le crisi economiche, livellare le
ineguaglianze, rispettare l’ambiente tornando a essere legati a esso. E quindi, in Domani, si parla di orti urbani e agricoltura sostenibile, di permaculture, di fonti energetiche rinnovabili, di compostaggio,
di città come Copenghagen nella quale il 65% dei cittadini non usa l’automobile, di revisione di un modello economico che mira alla crescita indefinita, di monete locali per ecosistemi economici complementari, di leggi della Terra e di diritti umani, di un modello educativo basato su fiducia e tolleranza e collaborazione.
Le parole chiave sono quelle di una sostenibilità che fa rima con sicurezza e
sanità, di un rispetto delle diversità e delle autonomie senza dimenticare mai
le necessità delle interdipendenze. Di un ripensamento del nostro stile di vita
che, con una necessarietà filosofica prima ancora che comportamentale, porti a
rivalutare i concetti di lentezza e limite e considerarli elementi positivi e
propulsivi e non zavorre che frenano il progresso.
Nella seconda parte del modulo invece abbiamo percorso il movimento inverso, dal globale al locale, analizzato la nostra specifica situazione mormannese cercando di capire quali fossero i problemi principali del nostro paese e della nostra zona e quali potessero essere le proposte, gli spunti e le idee per poterli affrontare e superare.
Abbiamo in conclusione scelto la via della sensibilizzazione attraverso una campagna pubblicitaria d’impatto che toccasse i nodi che secondo noi erano risultati cruciali come l’inquinamento da smog nella stretta via del nostro centro storico (visto che sono pochi i cittadini mormannesi che rinunciano all’auto per spostarsi anche di pochi metri), l’abbandono sconsiderato di rifiuti (dai mozziconi di sigaretta ai rifiuti ingombranti) e infine una raccolta differenziata ancora troppo approssimativa.
E’ casa nostra. Non trattarla come una discarica. Questo l’esito del nostro lavoro assieme ad Agnese, Antonio, Fabio, Fabiola, Rocco e Sara.
Progetto in collaborazione con Comune di Mormanno
Servizio Civile Nazionale
Pharolab