quercia

Quando ci hanno invitati a  portare un nostro progetto alla seconda edizione della Fiera delle Idee Concrete, siamo rimasti sorpresi e lusingati dall’ invito. Ci siamo detti che noi non produciamo cose concrete (oggetti manufatti opere) e ci siamo interrogati su cosa poter “portare” a Giuseppe e Nicoletta nel primo giorno di primavera, giorno nel quale era previsto il nostro intervento. Abbiamo discusso e ragionato tra di noi e analizzato le cose che in questi quattro anni (quasi) di attività abbiamo realizzato, e tentato di tirare fuori una traccia che desse il senso delle nostre pratiche e che al tempo stesso indicasse la nostra attuale direzione.

La Fiera delle Idee Concrete è un luogo in cui alcune realtà artigianali, imprenditoriali e artistiche del sud Italia, principalmente dell’area lucano-calabra, si incontrano per conoscersi e farsi conoscere e per condividere un orizzonte comune, quello dell’amore verso la propria terra e della scelta di viverci e inventarsi un’attività. L’Agriturismo La Quercia di Licari diventa quindi un laboratorio, un’ officina nella quale tutte queste esperienze, idee, conoscenze vengono messe al servizio di tutti coloro i quali sono interessati alle diverse tematiche proposte.

Quest’anno si è parlato di alberi monumentali, partendo proprio dall’imponente Quercia che accoglie visitatori e amici all’ingresso dell’agriturismo, di erbe spontanee, di ferrovie abbandonate e di cucina vegana. Si è dato vita ad un primo perscorso per non vedenti nella zona del Pollino, assaggiato i funghi prodotti da fondi di caffè, visto coloratissimi mobili di cartone. Sembra tutto bello e tutto, in qualche modo, facile. Invece non lo è affatto. Tutta la manifestazione è gratuita  per chi espone e per chi ospita e non si avvale di nessun finanziamento, nè pubblico nè privato. Ognuno mette a disposizione quello che ha. E’ una pratica che si spinge un passo oltre quella dell’abusato “fare rete”, che spesso sembra soltanto fine a se stessa e che, forse, a questo nostro sud non appartiene fino in fondo.

Si spinge invece nel tornare a fare comunità, quella spontanea, senza vincoli economici e senza compromessi, nemmeno quelli della politica. Perchè queste esperienze a chi ci governa, in particolare a noi del meridione, interessano poco, o quasi per nulla. La politica nostra si aspetta sempre l’invito ufficiale, sempre il tavolo, col nome segnato, dietro cui parlare. Situazioni destrutturate come questa spaventano. Meglio ignorarle.

Quello che i nostri politicanti non hanno ancora capito però, che invece altrove si è capito benissimo, è che ci sono molti cittadini stanchi di dover solo delegare, che hanno voglia di essere protagonisti e ai quali questa politica anni ’80 puzza di stantìo, sa di vecchio. Cittadini che chiedono che le urgenze del territorio – quelle che vengono da esperienze dirette e “dal basso” per usare un’altra espressione abusata ma efficace – siano ascoltate, valorizzate e integrate con le politiche del territorio. Come si fa in tutto il resto d’Europa.

Abbiamo allora portato alla Fiera la nostra esperienza di cittadini attivi di questi ultimi 4 anni, da quando a Mormanno, il nostro comune, ci fu il terremoto. Un avvenimento certamente drammatico da cui seppure in piccola parte abbiamo tratto esperienza, forza e nuove prospettive.

In questo breve lasso di tempo abbiamo scoperto che oltre a quella parte di comunità accidiosa, oltre a quella che critica ma che non rischia MAI nulla, a quella che sa già tutto e ha già visto-letto-analizzato qualunque cosa e che quindi ogni cosa che si propone è inutile, esiste una comunità che vuole provare a inventarsi qualcosa e a vivere a Mormanno la sua vita. E che ha idee concrete, appunto, su come vuole vivere qui.

Abbiamo parlato di questo a Laino borgo lo scorso 20 marzo, del tornare al fare comunità PRIMA del fare turismo, che il turismo è, in fondo, una moda che va e viene a suo esclusivo piacimento, mentre gli abitanti in un posto ci vivono tutti i santi giorni. Abbiamo parlato di Genius Loci e di tutte le nostre attività che tentano di restituire il senso di Mormanno – del Pollino – della Calabria come posti vivi.

E questa volta non eravamo soli.

I calabroni

APPROFONDIMENTI

LINK

www.viaggiarenelpollino.it

https://www.facebook.com/querciadilicari/?fref=ts

*tutte le fotografie sono tratte dalla pagina Facebook de “La quercia di Licari Agriturismo”
La Fiera della Idee Concrete II edizione